Il lor re si chiama il re dell'elefante bianco, e in detto regno vi sono grandissime montagne nelle quali nascono molti elefanti, e per l'ordinario non è mai giorno che non ne piglino qualche uno, il quale il re fa dimesticare e allevare: e per tal causa n'ha sempre tanta quantità che ne vende a' mercatanti, che quivi gli vanno a comprare per condurli a Paleacate, onde passano poi a Narsinga, Malabar e Cambaia. Similmente cavano molti ronzini che vanno di portante, delli quali molto se ne servono gli abitanti, ed etiam vi sono cavalli, i quali usano di cavalcare alla bastarda, con li quali, accompagnati con gli elefanti e genti da piedi, fanno la guerra. Sonvi ancora in detto regno molti castroni, e porci selvatici e domestici; gli abitatori sono gran cacciatori d'essi, e ne costumano pigliare molti.
Il porto di Martabane.
In questo regno di Pegu, verso Malacha, vi son tre o quattro porti di mare del detto re, delli quali non so il nome; ma fra gli altri ve ne è un buono che si chiama Martabane, al qual capitano molte navi, che ivi caricano molte vettovaglie e altre mercanzie, e spezialmente lacca molto fina che nasce in questo paese, la qual li Persiani e Indiani chiamano lacomartabani. Ne nasce similmente nel paese di Narsinga: non è però cosí buona come questa. Questa lacca dicono essere gomma d'arbori; altri dicono che si produce sopra li rami degli arbori sí come nelle nostre parti si fa la grana, e questa ragion mi pare che vada piú al naturale e verisimile. La portano in vasi piccoli, conciosiacosaché non ne debbono raccogliere troppo.
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