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      Or tornando al nostro proposito, tutta la terra che sta dal fiume di Sintacora, che è per mezzo dell'isola Amiadiva, verso la tramontana e ponente, al tempo che entrassimo nella India era delli Mori, e di là piú inanzi verso levante era delli Gentili, eccetto il regno di Malaccha e la parte della maritima di Somatra; alcuni porti della Iava e l'isole di Maluco eziandio erano delli Mori. Nella terra che era delli Mori, cominciando dalla parte occidentale, cosí come avemmo fatta la descrizione di lei, erano questi principi: il re di Adem, di Xael e di Fartaque, li quali signoreggiano tutta quella costa, e ancora che non fussero molto potenti in navigazione, erano li suoi porti molto frequentati per causa della gran contrattazione. Li vassalli delli quali, essendo in quelli confini di Arabia, tutti erano valenti uomini della sua persona, sopportatori delli travagli e molto atti per la guerra, come è la gente di Arabia. Il regno di Ormuz già da per sé era piú grande in stato e facultà e gente che li tre sopradetti tutti insieme, e quello che lo faceva ancora piú potente era la vicinità di Persia, donde poteva esser socorso. E s'el re di Persia che allora regnava, chiamato siech Ismael, pigliava possessione di quello, come aveva tentato, quando Alfonso di Albuquerque lo pigliò, la nostra contenzione sarebbe stata con altro principe piú grande in stato e potenzia che il grande Dario. Piú oltra avevamo il re di Cambaia, col quale abbiamo avuto per molto tempo guerra e ancor l'abbiamo, al quale né XerseDarioPoro giunsero in potenzia, stato e facultà e animo militare.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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