Pagina (163/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E ordinò che gli fossero pagati 1200 fanti e preparatogli navi con vettovaglie per passar all'Indie. Il vescovo di Burgos, qual avea questa cura, fece che 'l tutto fusse in ordine in Sibilia. Dove giunto il detto capitano, che fu al principio dell'anno 1514, trovò tanta moltitudine di gente che voleva andar con lui che era cosa incredibile, e non solamente di giovani, ma di vecchi e impotenti: tutti, tirati dall'avarizia e cupidità dell'oro che vedevan portarsi da quelle parti, s'offerivan senza pagamento alcuno andarlo a servire. Alli quali fu data licenzia, e scielti solamente 1200, e questo accioché li navili non fossero troppo carichi e le vettovaglie per cammino non gli mancassino. E allora fu fatta una pubblica proibizione, che alcuno non potesse navigar a dette Indie senza licenzia del re. E quella ancora non si dava se non a Spagnuoli. E con gran preghi fu impetrata licenzia per alcuni genovesi, la qual ancor fu data per far piacere al nuovo admirante.
      Questo Pietro Aria avea per moglie una gentildonna detta l'Isabetta Boadiglia, nepote della marchesana d'Amoia, delicatamente allevata, e di lei avea otto figliuoli. Costei, vedendo partir il marito, né paura del mare né amor delli figliuoli la potette ritenere che la non lo volesse accompagnare. Quali, come furono partiti di Sibilia e intrati nel mar Oceano, furono assaliti da tanta fortuna che due navi si ruppero, e l'altre furono forzate, buttando in mare gran parte delle vettovaglie che portavano, ritornarsene donde erano partiti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Indie Burgos Sibilia Indie Spagnuoli Pietro Aria Isabetta Boadiglia Amoia Sibilia Oceano