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      Ma è appunto l'orgoglio, ma è l'amor proprio offeso che alimenta la più tremenda gelosia... perchè la gelosia che non deriva dall'amore, non potrà mai essere placata dalla pietà.
      Il giorno dopo, nell'ora della colazione, in cui il conte soleva vedere la Falchi alla table d'hôte, aveva pensato di non vederla altrimenti, e giacchè non c'era più nessun motivo di trattenersi a Parigi, aveva presa la risoluzione di partire senza nemmeno salutarla, per rompere di colpo ogni relazione con quella donna perversa. Ma la puntura tormentosa del dubbio non gli permise di fermarsi in quella risoluzione; e si venne anzi cambiando al punto da sentire irrequietudine ed impazienza nell'aspettazione dell'ora consueta. Giacchè la Falchi aveva lanciato un primo motto, egli voleva saper tutto il resto, e si affannava nel desiderio di conoscere ogni cosa con certezza. E venne l'ora, vide la Falchi, sedette a tavola con lei; ostentò umore lieto e cortesia; e l'impazienza lavorò tanto sull'animo di lui, che fu il primo a riappiccare i fili del discorso lasciato sospeso la notte prima.
      - Sono contento, madama, che le vostre belle guance abbiano ripreso il loro incarnato naturale, e che beviate acqua fresca. Jeri notte, bisogna confessarlo, eravate un po' sostentata, e ho troncato la continuazione di un certo discorso che... voi mi capite... jeri notte c'era pericolo di sentir le cose alterate... mentre è la verità rigorosa e intera ch'io voglio conoscere. Voi siete una dama piena d'esperienza. Io sono un uomo di mondo e filosofo, e, in quanto alle donne, so compatirle ed amo l'indulgenza.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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