Però col detto prisma obiettivo queste non apparivano vere linee filari e taglienti, ma semplici sfumature ed ineguaglianze di luce. Le linee di rovesciamento dell’idrogeno sono assai deboli e talora mancanti, ed è invece fortissimo il Sodio, il Ferro e il Magnesio, o piuttosto in luogo di questo qualche zona forte del carbonio vicina di posizione alle righe di questo metallo. L’idrogeno in queste stelle vi è, ma è difficile a vederlo, perchè è in parte rovesciato, cioè luminoso.
Per vedere meglio la complicazione e ricchezza di questi spettri, rimettiamo il lettore alla figura di quello di ? Orione in iscala convenientemente ingrandita, inserita nel Tomo XXV dell’Ac. de’ N. Lincei, ove indicasi l’intensità relativa delle zone lucide con un’altezza maggiore delle altre.
4.° Il quarto tipo è assai bizzarro e vario. Potrebbe credersi a prima vista che esso risulti dal terzo sopprimendo alcune delle linee scure. Così nella figura precedente sopprimendo le linee 1, 4 e 6 si ha una figura molto vicina a questo tipo; però questo solo non basta, attesochè le colonne qui sono illuminate in senso contrario, cioè che mentre nel 3° tipo la luce è più viva dal lato del rosso, v. fig. 18, nel 4.° invece è più viva dal violetto, v. fig. 19. Inoltre la riga scura del giallo non coincide col sodio, ma è meno refrangibile, benchè al luogo della D vi sia traccia di zona scura. Finalmente nei suoi particolari questo tipo è sommamente vario. Il più regolare è il tipo della fig. 1, Tav. IV cromolitografica, ma ha diverse varietà su cui torneremo appresso.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Sodio Ferro Magnesio Tomo XXV Lincei Tav
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