Pagina (119/326)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Aldobrandino ebbe la generosità di non parlare dell'offerta che gli era stata fatta; e furono i nemici dello stato che manifestarono la disinteressata sua condotta163.
     
     
     
      CAPITOLO XIX
     
      Pontificato d'Alessandro IV. - Crociata contro Ezelino; sua disfatta e morte. - Manfredi re di Sicilia: soccorre i Ghibellini toscani: battaglia di Monte Aperto o dell'Arbia.
     
      1255 = 1260.
     
      Innocenzo IV con una smisurata ambizione e con intollerabili oltraggi aveva provocata la fuga, poi la vendetta di Manfredi; ma la morte di questo papa lasciò lo stato della Chiesa ed il partito guelfo esposti a sventure proporzionate alle passate prosperità. I cardinali adunati in Napoli affrettaronsi di dare un altro capo alla Chiesa nella persona del vescovo d'Ostia, della famiglia dei conti di Signa, la quale aveva dati nello stesso secolo alla cristianità Innocenzo III e Gregorio IX. Il vescovo d'Ostia si fece chiamare Alessandro IV. «Egli era, dice Matteo Paris, buono e religioso, assiduo alle preghiere, costante nella astinenza, ma troppo accessibile alle parole degli adulatori, ed agli avidi consigli de' suoi avari cortigiani164.» Procedette con minore impeto e vigore, ma ancora con meno talenti, nella guerra contro Manfredi; e non è ben certo se la sua apparente moderazione debba attribuirsi a sentimenti più cristiani anzi che ad un carattere più debole. Abbiamo osservato nel precedente capitolo, che ne' primi due anni del suo regno perdette quasi tutte le terre conquistate dal suo predecessore nel regno di Napoli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo III
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1817 pagine 326

   





Alessandro IV Ezelino Sicilia Ghibellini Monte Aperto Arbia Manfredi Chiesa Napoli Chiesa Ostia Signa Innocenzo III Gregorio IX Ostia Alessandro IV Matteo Paris Manfredi Napoli