Accanto a questo quando Moisè nel Monte Sina ricevè la Legge di Dio, e conforme vedete, questo concetto è corrispondente parte a parte, e tutto a tutto. Nella lunetta che viene sopra la finestra, come nella facciata dirimpetto, metterei quando Nostro Signore appare in visione a Anania dormiente, ordinandogli che vada a rendere il lume a Saulo col motto: VAS ELECTIONIS, che molto bene corrisponde a quello di San Pietro: HOMINES ERIS CAPIENS. Dall'altra parte della facciata da basso metterei quando egli si difende innanzi a Festo ed Agrippa (chè non sole contro la sapienzia umana, ma contro la potenzia ancora ebbono da fare assai) col motto: NON EST POTENTIA, che, legando insieme l'una e l'altra, viene a dire: non est sapientia, non est potentia contra Dominum; e chi non volesse sottintendere parole, nè appiccare insieme cosa che è separata di tanto spazio, potrebbe e tornerebbe forse meglio al senso ed a una cotal proprietà di parlare, dire quivi: Non est sapientia contra Deum; e qui: Non est potentia contra Dominum; come se dicesse: Contro al maestro non è sapere, e contro al padrone non è potere. La figura sola, che viene nella nicchia sopra questa, accanto alla lunetta già detta, metterei (alludendo al nome di S. Paolo, come si fece di là di quel di S. Pietro) la Umiltà, ovvero Pazienzia, ch'è
cosa facile a dichiarare in pittura col motto: CUM INFIRMOR TUM FORTIOR SUM. Nell'angolo per la istoria metterei quando esso S. Paolo suscitò quel giovanetto caduto, mentre che predicava, da una finestra, ovvero quando morso dalla vipera non ricevè danno alcuno, anzi sanò quelli che erano nell'isola infermi, mostrando che alcuna violenza o potenza di natura o di uomo non può nuocere a' servi di Dio, anzi sono loro sottoposte, ed essi comandano a tutte.
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