Mi rispose il medesimo, che non occorreva che avessi fatte tante spese, che dovevo finir pezzo per pezzo, come la Nunziata; dove li risposi, che se la Nunziata non era finita, che n'era stata cagione il non aver avuto l'azzurro oltramare da tante volte che ne avevo fatto istanza, e che avevo operato in far questi altri quadri, acciò S. A. vedesse, come ancora i suoi ministri, che non andavo a spasso. Non seppero che si rispondere, se non alle pietre; che quando li dissi che avevo fatto le medesime per S. A. e per ordine suo, mi risposero che le avevo fatte per mio gusto(179); ed io li dissi moltissime volte che le avevo fatte per S. A. e con ordine suo. Non credo che non sarebbe se non bene che si mostrasse al sig. Vicario la lettera di S. A. e del sig. Abate in confidenza oggi, quando io abbia avuto i danari, che si rimase che questa mattina dovesse mandarli a pigliare. Desidero che V. S. dica sopra questo il suo parere, e se devo esagerare, fingendo confidenza grande con il Vicario, e dirli i molti disgusti che avevo ricevuto, e delle stanze cattive; come ancora, che tenevo quella stanza fuori del Palazzo, e che ne pagavo la pigione; che per non aver mai voluto darmi stanza a proposito, mi conveniva per servizio di S. A. e delle sue opere pagar quella pigione; ed esagerare, che ben a forestieri sono state date comodità, eccetto che a me, avendo S. A. così benignamente dato l'ordine, ed avendo loro avuto ordini dal sig. Conta Muirano di satisfarmi, ed i medesimi ordini non solo li aveva dati a lui, ma al Controlor ancora, dove non ne vedo cosa alcuna.
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Nunziata Nunziata Vicario Palazzo Muirano Controlor
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