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      Di qui nascono molti disordini nell'elevato suo e nel coro del tempio maggiore a questo soprapposto; l'uno de' quali è, che per essere i capitelli più alti del piano di esso tempio per un braccio, la volta del tempietto verrà sopra il piano per braccia quattro; talchè il piano che si farebbe per il detto coro verrebbe ad essere superiore alla veduta nostra. Di che essendo avvisato l'architetto, e visto che ciò non converrebbe, egli ordina di fare il piano di esso coro a foggia de' piani che si usano di fare nelle scene, cioè pendente, interrompendolo molto con gradi; dal che ne nasce che tutte le sedie e le spalle con ogni altra cosa a gara cadranno innanzi, e quelli che sopra vi sederanno, staranno, con una spalla elevati e l'altra china, bistorti e scomodissimi. Interrompimenti e bruttezze poco convenevoli a tempj sacri e famosi qual è questo di che si tratta. Io per questo vorrei, rimettendomi però a miglior giudicio, che il detto tempietto si facesse in tutto corrispondente al maggior tempio, la cella del quale è fatta con la bella e ben intesa ragione de' triangoli, e i lati dei quali passano per i centri delle colonne mediane..., assegnando il proprio sito loro con intercolonnj proporzionati e con logge attorno ragionevoli. Nè altrimenti dico dovrebbe esser diviso il detto tempietto; perciò che, oltre la bella corrispondenza delle colonne e degli spazi del maggiore al minor tempio, l'una all'incontro dell'altra, e l'uno intercolonnio simile all'altro, ne seguirebbe ancora ordine bellissimo del detto tempietto, essendo gli spazi della circonferenza tra loro uguali, ed uguali anche con gl'intercolonnj di mezzo, e nella proporzione del tutto della maggiore circonferenza alla minore, nell'istessa le parti alle parti.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422