Gl'Inghilesi male proveduti di vittuaglia, grandissimo difetto ebbe nell'oste, per la qual cosa moltitudine morirono di fame, e si corruppe l'oste per modo che non poterono durare; e così sanza nullo acquisto fare si tornò il re d'Inghilterra con sua oste adietro del mese di settembre con grande vergogna e dammaggio di XXm uomini morti di fame e d'infermità. E in quello medesimo tempo i Fiamminghi, per discordia ch'aveano cogl'Inghilesi, sì guerreggiarono in mare rubando e corseggiando sopra gl'Inghilesi, i quali in quello anno d'una parte e d'altra e tra·lloro molto furono afflitti.
CLXII
Come la città d'Osimo si rubellòe a la Chiesa.
Nel detto anno, del mese d'agosto, messer Lippaccio, ch'era stato signore de la città d'Osimo de la Marca e ribello de la Chiesa, coll'aiuto di quegli de la città di Fermo e d'altri Ghibellini de la Marca in Osimo ritornò e caccionne la gente del marchese, e co l'aiuto de' Fermani si cominciò grande guerra al marchese, e feciono rubellare Fabbriano.
CLXIII
Come i Fiorentini feciono una grande raunata di gente credendosi avere alcuna terra di Castruccio.
Nel detto anno, del mese d'agosto, i Fiorentini subitamente feciono raunata di XXVc di cavalieri tra di loro gente e d'amici, e di XVm uomini d'arme a piè. La cagione nullo sapea, se non certi sagretari: dissesi che doveano avere una terra, overo città, di loro nimici. Per la qual cosa i Pisani e 'l signore di Lucca, e ancora gli Aretini, stettono in grande guardia e gelosia, e più confinati mandarono fuori.
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