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Il giornale Militare di Napoli del 1819, nel fare onorata menzione di questa eroica resistenza, riporta l'epigrafe lapidaria, che con Decreto, 19 giugno di detto anno, fu ordinato collocarsi sulla porta principale della Città, che tutt'ora vi si legge; ma ridotta in tali condizioni, che non onorano certamente coloro che amministrano in quella Città la cosa pubblica. Lapis hic commendat Fortitudinem virtutemque bellicam Civium Truentinorum Qui anno MDCCCVI Cum parva manu militum presidiariorum Duce Matteo Wade Arcis Prefecto Patria propugnatione suscepta Impetum Gallorum Magnis copiis gravique obsidione Castrum prementium Per IV mensis Singularis fedelitatis exemplo Sustinuerunt
Posteriormente sotto il Regno di Ferdinando II. fu inalzato nella fortezza, e propriamente nella piazza chiamata del Cavaliere, un grandioso monumento in marmo alla memoria dello stesso Wade. Tale monumento ora trovasi abbandonato nei corridoi dell'antico Convento dei Minori Conventuali, detto di S. Francesco, locale attualmente addetto ad uso di pubblici ufficii. Comando del Generale Pinelli
Fu sconsigliata risoluzione quella di non opporsi a che i gendarmi occupassero la fortezza di Civitella del Tronto, perché senza di ciò non sarebbe avvenuto quello che avvenne, e d'altra parte non si sarebbe incorso nella spesa di tante migliaia di lire, che in quell'occasione fu giocoforza di spendere. Solo nello scompartimento di Ponzano si furono esitate per viveri oltre le 150 mila lire; come risulta dalle mie contabilità. |