Tito Livio De Sanctis
L'Assedio di Civitella


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     — Essi non ebbero nessuno di quei riguardi, dovuti ai prigionieri di guerra — A titolo di riconoscenza registro quei disgraziati, dei quali ricordo i nomi:
     Francesco Cardelli, il Notaio Vulpiano Volpi, Gioacchino Ambrosii, Luigi Appignani, Francesco Conti, i due Fratelli Lelii, dei quali uno prete, Giuseppe Serafini, il Flebotomo di Villa Cerqueto di Civitella, il quale ebbe, infelice, a soffrire sino il martirio di cinquanta legnate, senza che quei sgherri avessero avuto riguardo alla inoltrata età di quel disgraziato.
     I noti combattimenti di Acquasanta, avvenuti alla fine di gennaio, tra i briganti e i soldati Piemontesi, in uno dei quali rimase ucciso il Capitano Zanatelli, il di cui cadavere di notte fu riportato nel Camposanto di Ascoli in sola camicia e mutande, e dove rimase puranche ucciso il Sotto-Tenente Folo; diedero motivo al Generale Pinelli dì emettere il seguente ordine del giorno:

     Alla Colonna Mobile dell'Ascolano
     Ufficiali e Soldati!
     La vostra marcia fra le rive del Tronto e quelle della Castellana è degna d'encomio. S.E. il Ministro della Guerra se ne rallegra con voi. Selve, torrenti, balze nevose, roccie scoscese non valsero a trattenere il vostro slancio: il nemico mirando le vostre penne sulle più alte vette de' suoi monti, dove si teneva sicuro, le scambiò per quelle dell'Aquila Savojarda che porta sulle sue ali il genio d'Italia; le vide, impallidì e si diede alla fuga.
     Ufficiali e Soldati! Voi molto opraste, ma nulla è fatto quando qualche cosa ancora rimane da fare. Un branco di quella progenie di ladroni ancor s'annida tra i monti; correte a snidarlo e siate inesorabili come il destino. Contro nemici tali là pietà è delitto; vili e genuflessi quando vi vedono in numero, proditoriamente vi assalgono alle spalle quando vi credono deboli, e massacrano i feriti. Indifferenti ad ogni principio politico, avidi solo di preda e di rapina or sono i prezzolati scherani del Vicario, non di Cristo, ma di Satana; pronti a vendere ad altri il loro pugnale, quando l'oro carpito alla stupida credulità dei fedeli non basterà più a sbramar le loro voglie.