Tito Livio De Sanctis
L'Assedio di Civitella


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     Fu inutile ogni mezzo per ridurre quella canaglia ad una capitolazione, e nel ritorno a S.. Maria, gli tirarono un colpo di cannone, dal quale fortuna volle ne rimanesse illeso. Allora per ordine del Generale Mezzacapo, la Banda Musicale del 27. intuonò la marcia Reale, la quale fu seguita da 100 colpi di cannone. La lezione fu ben data e produsse il suo effetto.
     Quale la causa di un tale cambiamento ? Eccola:
     La notte era stata organizzata una ribellione: Ascione, che volea si addivenisse alla resa, ne trovò l'impedimento da parte di Messinelli, Zopinone e P. Zilli, ai quali eransi pure uniti diversi bassi Uffiziali e Soldati della guarnigione, che mano armata si erano opposti al volere del loro Comandante; il quale dietro questo avvenimento fu di nuovo imprigionato. E nel mentre i rivoltosi ne dichiaravano la decadenza, veniva in suo luogo proclamato Comandante Messinelli.
     Il disprezzo delle nostre truppe, dopo questo inqualificabile fatto per quell'orda di briganti, non ebbe più limiti.....
     Fu aperto un vivissimo fuoco di artiglieria, violento e non mai interrotto, che dal mezzogiorno del 17 continuò fino alla mattina del 20. Tre giorni e tre notti! Le bombe danneggiavano non poco le case più esposte della Città e quelle della Fortezza, senza però recar danno alcuno alle mura ed alle fortificazioni di quest'ultima, stante la grande solidità delle fabbriche e dello scoglio sul quale la Fortezza era costruita.
     Ma la baldanza di coloro che vollero giuocar tutto per tutto, dové finalmente affievolirsi.