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Fu ricevuto come alunno delle scuole esterne; ed avendo, come si è detto, una bella vocina di soprano e non conoscendo quasi nulla di musica, (5) fu obbligato ad esercitarsi nel solfeggio sotto la direzione dell'evirato maestro Pergini di Bologna, che, seguendo l'antica tradizione de' Conservatori, fu maestro coscienzioso ed amorevole. In sei mesi il piccolo allievo imparò a leggere in tutte le sette chiavi, ma per essere ammesso all'esame, che gli avrebbe dato il posto definitivo nel Conservatorio, doveva aspettare il suo turno: il Pergini volle che la Commissione anticipasse questo esame e, con l'assenso di Mercadante, fu soddisfatto. Braga, superata magnificamente la prova, cantando a prima vista in tutte le sette chiavi un solfeggio che Crescentini gli aveva presentato, ottenne non solo l'approvazione, ma gli elogi degli esaminatori e il primo posto nella graduatoria de' concorrenti. Ecco intanto quello che egli scrive: (5) A consiglio della buona Duchessa, il piccolo Braga, nei primi anni della sua fanciullezza, ricevé poche, ma non proficue lezioni di musica da un certo Sassardi, che da Tolentino sua patria erasi trasferito a Giulianova. E delle sue attitudini musicali egli, con grande successo, dette prova la sera del 30 Sett. 1839, cantando con voce dolcissima e ben modulata nel palazzo Acquaviva, in occasione della festa che vi si celebrava per l'onomastico del Duca Giovan Girolamo. |