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È certo però che Lauro Rossi, dopo Mercadante, sollevò le sorti del nostro grande Istituto musicale e si rese a Napoli benemerito dell'arte e degli artisti. Dotato di animo nobile e generoso, e di grande rettitudine, soccorreva con signorile liberalità, aiutava i giovani alunni, non era ad essi avaro, come purtroppo il suo predecessore, di utili, opportuni e sapienti consigli, de' quali si potessero giovare nella loro artistica carriera, ben coltivava ed avviava le speciali attitudini, senza invidia e gelosia; era insomma per i giovani un vero padre, e perciò da essi, non solo rispettato e stimato, ma sommamente amato. Braga si lamenta che Lauro Rossi avesse ridotti i posti per gli alunni interni da cento a cinquanta; ma non bisogna tacere che Egli aveva istituito un Liceo musicale, in cui erano ammesse come alunne anche le donne, per formarne un semenzaio di cantanti. Ministro Coppino, Giuseppe Fiorelli, allora direttore generale alla P. I. ed amico ed ammiratore di Braga, a lui offerse l'ufficio di direttore del Conservatorio di S. Pietro a Majella; ma Braga, per varie ragioni, per un suo particolar modo di vedere e certe sue speciali idee intorno al funzionamento de' Conservatorii, non accettò. (21) Vedi in appresso un giudizio su Martucci e su altri musicisti del suo tempo. |