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Il Tosti raggiunse nella "musica da camera e nelle popolari melodie" grande notorietà, e per la correttezza del canto, per la squisita e delicata eleganza dello stile, per l'ispirazione, la novità, la finezza, la espressione dolcissima, e, direi, melanconica delle sue melodie, così fresche, spontanee e ricche di sentimento, ebbe molta e durevole fama. Le sue romanze da camera si riannodano alle più belle tradizioni dell'arte italiana e dei migliori tempi: pochi ebbero una vena così facile, piana, scorrevole; le sue canzoni possono essere cantate da tutti. Si è scritto che Egli "facile e gaio melodista" non tentò vie superbe; conobbe sé stesso e non volle provarsi in un campo ove sarebbe stato facilmente battuto, nel campo della sinfonia pura e in quello dell'Opera; che Egli non poté crearsi uno "stile personale" e che sarebbe vano di cercare nell'opera di lui una sola trovata armonica, una sola battuta, nella quale sia risolto un problema della polifonia moderna. |