Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


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     Qu' il promène dans un caisson:
     Un gros caisson!
     Sa femme, sa violoncelle!...
     Pauvre Braga, charmant garcon!

     Les oeuvres ont leurs jours de pluie,
     Plus souvent leurs jours de soleil!
     Quand il pleut, eh bien!.. il s'essuie
     Quand il fait sec, il est vermeille!
     Toujours il égrene ses perles,
     S'il chante c'est comme un pinson,
     Un gai pinson;
     S'il siffle, c' est comme deux merles,
     Pauvre Braga, charmant garcon!

     Va donc au pays des Abruzzes,
     Pour nous revenir à Paris:
     On a beau cultiver les Muses,
     On est toujours de son pays.
     Tous les ans, à sa bonne mère
     Il porte toute sa moisson,
     Douce moisson!
     Elle deviendra centenaire:
     Heureux Braga!.. charmant garcon!

     Morta la sua protettrice, la sig.ra Rhoné, un'altra cospicua famiglia parigina volle fare, in luogo di mattinate, delle serate, ma con cori composti di sole donne. Una sera venne cantato con molto successo il duetto di Braga: Fuggiamo, amanti mie, stampato dal Ricordi nelle Notti Lombarde: a quelle riunioni prendevano parte gli uomini più illustri, le dame e le fanciulle più eleganti e tra esse la figliuola prediletta del Maresciallo Mac-Mahon, Duca di Magenta, che era stato presidente della Repubblica. Una sera intervenne anche il Maresciallo: egli gentilmente si avvicinò a Braga e lo complimentò con parole molto lusinghiere. Con tutto ciò, i guadagni che ne ritraeva non erano molto lauti, i tempi correvano molto mutati ed egli si accorse che era tempo di lasciare per sempre la Francia, quantunque con vivissimo suo dolore, per avervi trascorsa tanta e così cospicua parte della sua vita.