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Amabile e di squisita cortesia e tolleranza verso tutti, in quel Salotto si avvicendarono Alessandro Dumas, Prospero Merimée, il bel conte di Nieuvkerke, tanto prediletto dalla principessa, Sainte-Beuve, critico, filosofo, causeur inarrivabile qualunque argomento trattasse, i fratelli Goncourt, Feuillet, Hébert, Flaubert, Giraud, il grande pittore, Sardou, il celebre romanziere e commediografo, Douret, Ary Schoeffer, l'abate Coquereau, elimosiniere generale della flotta, pieno di spirito spesso caustico, il generale Bougenel, Cauzet, lo storico Zeller, per tacere di tanti altri. Vi comparivano spesso anche Adolfo Thiers, lo storico del Consolato e dell'Impero, già Presidente della Repubblica e il Re Oscar di Svezia, tutte le volte che si recava a Parigi. Tutti vi godevano la più grande libertà e famosa dura ancora la memoria di Saint Gratien, delle feste che vi si celebravano, degli intellettuali convegni, dei concerti musicali che vi si davano con le maggiori celebrità, delle libere discussioni letterarie ed artistiche, che vi si tenevano, e infine di quella gaiezza, spesso rumorosa, che vi regnava. (26) Il ch.mo Renato Simoni nella morte di Braga, scrisse un bellissimo ed originale articolo, nel quale ci dà una viva e caratteristica pittura del singolare carattere ed anche della bontà del nostro illustre concittadino, e ce ne mostra, attraverso il ricordo delle più belle opere di lui, l'ingegno e la fama. (Vedi nelle note bibliografiche in fine del presente volume). |