Estella di S. Germano, su libretto di Achille De Lauzières. Venne rappresentata a Vienna il 1857 nel R. Teatro di Porta Carinzia alla presenza dell'Imperatore, della Corte e delle personalità più eminenti, che allora illustravano la Capitale dell'Impero Austro-Ungarico. L'opera ebbe felice esito, fu ripetuta a Trieste e venduta all'editore Ricordi per 3000 lire.
Il Ritratto, parimenti su versi di Achille de Lauzières. Venne composto, come si è detto, per desiderio di S. A. R. il Principe Leopoldo di Borbone, Conte di Siracusa e fratello del Re Ferdinando II, uomo allora creduto di spiriti liberali, protettore dell'arte e degli artisti. Fu dato nel Teatro privato di S. A. R. nella quaresima del 1858 e con i primari artisti del tempo: Coletti, Fraschini, la Fioretti, l'Oliva e l'orchestra di S. Carlo: l'opera fu vivamente applaudita.
La Mendicante, su libretto di Piave. Fu scritta per il Teatro italiano di Parigi, dove venne la prima volta rappresentata la sera del 20 decembre 1859. L'editore Chaudes ne acquistò la partitura e ne stampò la riduzione per canto e pianoforte, insieme ad un Album di melodie. All'opera furono benevoli il pubblico e la stampa francese, come altrove si disse.
Mormile, parimenti su libretto di Piave, composto quasi interamente a Varenna. Fu rappresentato a Milano il 1862 nel Teatro la Scala; ma il successo non fu pari all'aspettativa e molto meno al valore dell'opera, la quale fu aspramente criticata da Leone Fortis, irreducibile avversario di Braga e scrittore teatrale allora in gran voga e molto autorevole.
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