Gli Avventurieri, su libretto di Ghislanzoni, opera scritta per invito del celebre cantante Alessandro Bottero: fu offerta in omaggio a Rossini, che ne accettò la dedica con lusinghiera lettera. Ebbe esito lietissimo a Milano nel Teatro di S. Redegonda, dove venne rappresentata il 1867.
Reginetta, scritta per il Teatro Sociale di Lecco su versi di Ghislanzoni e per desiderio del suo amico Gavazzi. Fu rappresentata per la prima volta il 16 settembre 1871 e vi ottenne un successo entusiastico. L'opera fu ripetuta al Carcano di Milano, e poi a Modena, a Parma, a Cagliari, al Rossini di Venezia. Ricordi ne acquistò e ne stampò la partitura. Di notevole, elegante ed originale fattura sono in ispecial modo il preludio e la sinfonia dell'opera, in tutte le rappresentazioni sempre bissati.
Caligola, di Ghislanzoni, dramma di vaste e classiche proporzioni, composto quasi interamente tra gli ozi e la tranquillità della sua Giulianova: dato nel R. Teatro di San Carlo in Lisbona il 21 gennaio 1873, vi ottenne un successo trionfale: Braga venne solennemente incoronato dalla orchestra con corona di lauro e di oro, tra l'ovazione del pubblico. Fu ripetuta alla Scala di Milano il 1879; ma qui, per ragioni che, dopo tanti anni, è meglio tacere, il successo mancò, e questa non meritata, né aspettata contrarietà, molto amareggiò l'anima di Braga, che a comporre quell'opera si era consacrato con grande entusiasmo.
Ruy-Blas, inedito. Fu composto su libretto di Giovanni Peruzzini, e, per la morte di costui, modificato in qualche parte da Ghislanzoni. Dopo molte peripezie, infiniti contrasti, gravi difficoltà, intrighi, occulte congiure, manovre ed un'ostinata, per quanto ingiusta guerra, che gli mosse principalmente il giornale Il Pungolo, non andò sulle scene; a questa opera di Braga, alla quale molto teneva e ne aspettava un lieto successo, fu preferita l'altra, sullo stesso argomento, di Marchetti. La partitura dell'opera trovasi, tra molti altri autografi musicali, religiosamente custodita dal nipote del maestro. Egli, nelle sue Memorie, pienamente riconosce il valore del Ruy-Blas di Marchetti ed il successo entusiastico che ottenne presso i pubblici italiani. Da questo momento però propose a sé stesso di non scrivere più musica per teatro, e fermamente mantenne il proponimento preso.
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