Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


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     Tra le molte lettere di d'Annunzio, ne scelgo due:

     Illustre Signore,
     Soltanto stamani ho saputo l'indirizzo della sua abitazione. Avevo gran desiderio di presentarmi a Lei, specialmente dopo la lettera di Ciccillo Tosti, che io trovai alli uffici della "Tribuna". Dove e quando potrò vederla? Tornerò stasera a casa sua, stasera verso le cinque.
     Con cordialissimi saluti, illustre Signore, suo devot. G. d' A.

     Caro Cajetano,
     La signora Duse mi ha pregato calorosamente di darle il divino piacere della tua musica. Ella ti sarebbe infinitamente grata se oggi — nel pomeriggio — tu volessi trarre per lei dal tuo violoncello qualche gemito sublime. Non negare a me ed a lei questo bene. Forse la gentilissima signorina Ronchetti si troverà un'ora prima delle sei. Io resto all'Hotel fino alle due per aspettare la tua risposta. Ti abbraccio con la tenerezza che sai. Il tuo Gabriele.


     A questa lettera Braga aggiunge:
     “La Duse con d'Annunzio arrivarono a casa mia e vi trovarono la Ronchetti per accompagnarmi. Io mi misi subito ad eseguire la sonata in la minore di Marcello, che tanto piaceva a Gabriele. Che grande impressione ne ebbe la Duse! Quella grandissima artista, pallida e commossa, tremava con le lagrime, e mi pregò di ripeterle l'adagio quattro volte. Alla fine, tutta agitata mi strinse forte le braccia, ringraziandomi in modo da inebriare anche una statua!"


     Seguono lettere, sempre affettuose e deferenti, di Jaquemart, Ravinez, Eduard Ros, Michele Saladini, Giulio Ricordi, G. Herelle, Marchetti: di costui, scegliamo queste: