Caro Braga,
Scusami se, per le occupazioni del principio dell'anno scolastico, ho ritardato a riscontrare la tua cara lettera. Insieme ad essa ho ricevuto il Metodo per violoncello, che ho già percorso e che mi ha fatto l'effetto di un lavoro completo. Il prof. Farina ha intrapreso un viaggio in America; tornerà fra otto giorni, gli darò subito il suo Metodo e son sicuro che anche lui sarà della mia opinione e se non tutto (bisogna compatire, perché anche lui ha un metodo), qualche parte ne metterà nel programma di studio. Come sarò contento se verrai a Roma nel prossimo inverno e che belle chiacchierate faremo. Son sicuro che anche S. M. la Regina Margherita ti vorrà da lei una qualche mattina. Ti stringo la mano con l'antico affetto: il tuo Marchetti. (58)
Carissimo Gaetano,
Abbiamo ricevuta la fotografia e S. Martino ed io te ne ringraziamo con tutto il cuore. La fotografia di S. M. la Regina Margherita, firmata ed incorniciata per te, l'ho già avuta. È bellissima e ne sarai tanto contento. Per paura che in viaggio si guastasse, l'ho consegnata al gentiluomo della Regina, che sarà a Milano domenica a mattina. (59).
Va dunque a ritirarla. Addio, mio caro Braga, e ricevi mille affettuosi saluti da noi tutti. Marchetti.
Lettere e biglietti di Morelli, Palizzi, Barbella, (60) Laccetti: La celebre cantante Alboni così gli scriveva:
Mon cher Braga,
(58)
Questo metodo fu stampato da Ricordi e trovasi notato da noi in appresso tra le
opere di Braga. E' uno dei migliori, a giudizio de' competenti, che siasi scritto, ed
è adottato, con molto successo, ne' Conservatori e nelle Scuole musicali, pubbliche
e private.
(59)
La bellissima fotografia, con dedica e firma autografa, di S. M. la Regina, racchiusa
in elegante ed artistica cornice, è religiosamente conservata dal nipote ed erede del
Maestro, ingegnere Gaetano Braga, nel suo villino in Giulianova, insieme a tanti
altri preziosi ricordi del suo caro zio.
(60)
Costantino Barbella, grande amico di Braga, eseguì di lui un meraviglioso ritratto
in terracotta, che par vivo, squisita opera di arte che si conserva nell'elegante
salotto del nipote del Maestro, Comm. Alfonso Migliori, Podestà di Giulianova.
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