Vincenzo Bindi
Gaetano Braga da' ricordi della sua vita


Pagina 139 di 160       

%


     Ditemi ora una cosa. Forse verrà a Parigi un giovane pianista, che a me sembra di un merito assai distinto; ed acciocché non ridiate, vi dico per prima cosa che egli non ha nulla da fare con tutto ciò che avete lasciato in Napoli. Egli è molto giovane ed è già fortissimo nella esecuzione; ha un bello ingegno e molto spirito ed una certa originalità, che mi ha fatto una bellissima impressione quando ho inteso un pezzo scritto ed eseguito da lui. Voi potreste essergli di aiuto e fargli un po' di strada? Perché non so se vi ricordate la sorte che corrono più o meno tutti gl'ingegni in Italia, di restar sempre cioè poco conosciuti, pochissimo compensati. Per la qual cosa questo giovane, venendo a Parigi, avrebbe bisogno di guadagnare per potervisi trattenere de' mesi. Sarebbe facile dare dei concerti, procurargli delle lezioni? Dovete voi, in grazia di Morelli, essergli di guida. Capisco bene che senza conoscerlo punto, voi non potete darmi una risposta; ma discorretene con Morelli, egli ve ne potrà parlare qualche poco. Vi saluto tanto caramente; se mai Morelli vi darà un album mio, scrivetemici dentro due note e il vostro nome — 11 marzo 67 — Virginia Morelli.


     Ecco una graziosa lettera del celeberrimo violinista Camillo Sivori:

     Strapazzami, chiamami crapaud, ne hai tutte le ragioni; sta certo però, mio buon amico, che se non ti scrissi prima di ora, non è né per mancanza di affetto, né perché dimentichi i miei cari amici; fossi anche all'ultimo angolo del mondo: non potrò mai dimenticarti. La mia pigrizia è la sola scusa che posso farti. Ti racconterò in breve ciò che ho fatto dal giorno che lasciai Parigi. Dopo breve dimora in Genova, andai in un piccolo villaggio chiamato Voltaggio, dove si trova un bellissimo Stabilimento idroterapico e vi feci 25 giorni di cura, la quale giovò moltissimo a fortificare la mia salute. Ritornai a Genova per qualche giorno per prendere congedo da' miei cari parenti. Arrivai a Baden il 4 settembre e vi trovai l'angelo mio, e il 9 suonai in un gran concerto, il di cui beneficio fu destinato all'Ospedale di quella Città. Vi eseguii la prima parte del concerto in si minore di Paganini e la Nuova Fantasia sul Ballo in Maschera, che strumentai durante il mio soggiorno a Voltaggio.