Anche una scena di simil genere si verificò con grande diceria e commenti della cittadinanza in Teramo, il 12 febbraio 1903, nella morte del giovane benestante Luigi Calderale; il quale in quel punto finale non avendo voluto affatto adempiere a quanto la Religione Cattolica prescrive in detto stato; il signor Zanecchia-Ginnetti, Vescovo dell'enunciata città, per tanta ostinazione, si oppose di fargli fare i funerali di rito cattolico, interdicendo al morto l'ingresso in Chiesa.
Ora noi riflettiamo, se tanto sdegno si è mostrato da Eminenti Personaggi come abbiamo osservato testé per funerali civili; si figuri un po' che altro sconcio sarebbe successo, se detti incidenti si fossero verificati trattandosi di casi crematorii?
Che dire poi di quei Collegi di Dotti e pensatori profondi che sono: La Civiltà Cattolica, L'Unità Cattolica, L'Osservatore Cattolico, La Rivista delle Riviste di Macerata, La Nuova Antologia, La Rivista Internazionale, la Rivista d'Italia, Il Berico, La Patria ed altri innumerevoli periodici e giornali di ogni colore che dettarono in diverse occasioni, articoli stupendi e terribili in difesa dei cimiteri, i quali hanno dato il colpo di grazia ai forni delle umane carni, smantellandone l'edificio, perseguitandoli in quasi tutti i suoi intimi nascondigli, e atterrandoli con i poderosi colpi della loro tremenda ma benefica penna!
Diteci, non è questo, per dessi, un enorme peso di autorità?
|