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Ma sentiamo rispondere dai cremazionisti: Voi coll'investigazione dei fatti biblici non potete negare che in alcuni casi si parli della cremazione, anzi si parli di ripetuti casi di essa in mezzo alla nazione ebraica e della quale furono onorati soggetti corpi morti di preclarissimi personaggi che impugnarono scettri e cinsero corone. Così leggesi dei re Aza e Sedecia; così il popolo non adoperò col re Joram come soleva adoperare con tutti gli altri principi? (2) Tale costumanza risulta ancora evidentemente nello affresco del Comm. Mariani di Roma nel tempio della Madonna delle Grazie in Teramo; in cui rappresentasi che Cristo, deposto dalla Croce, fra i dolori atrocissimi della Madre e gli strazii indicibili della Maddalena, viene trasportato a braccia. Il livido e straziato Corpo di Gesù guidati da due nobili che sono Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea, pare debba essere condotto presso un sito risplendente per fuoco, prima di essere rinchiuso nel sepolcro. L'impressione che si riceve di quel fuoco nel mirabile affresco, guardandolo con attenzione, è grandissima che gli ammiratori, i quali non conoscono le costumanze dei riti funerari dei Grandi di quel popolo, in questo libro minutamente ricordati, si domandano con stupore, ed io stesso più volte l'ho sentito ripetere trovandomi in quella chiesa: — Che significa là quel fuoco? Forse il corpo dì Cristo è destinato ad essere bruciato? No. Tutt'altro rito invece di quello che suppone il profano di storia ebraica lì si compie. |