Pietro Terribili
Le Spoglie Mortali si debbono cremare o sotterrare?


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     L'assorbimento delle acque temuto dai cremazionisti, è un problema da risolversi anche per loro stessi. Il chimico Amati così scriveva al dott. Polli nel 1873 negli annali chimici: — «Io credo che prima di tutto sia necessario dimostrare (dunque non è ancora dimostrato), con fatti positivi, se, e fino a qual punto, il sistema della inumazione sia contrario, per l'assorbimento delle acque, alla salute pubblica» — L'acqua che cade dal cielo va tutta a confondersi con le vene sotterranee; Charnok, Delacroix e Dalton, insigni geologi e chimici lo negano; e dicono che il 99% di parti se ne fuggono, scorrendo per le superficie, ai campi, ai fossati, ed ai torrenti ecc., o vaporando in aria. Più, non tutta la 100a parte tocca i cadaveri, perché questi non sono posti sotterra a guisa di un mattonato, ma tra una fossa e l'altra debbono corrervi, secondo i regolamenti, i dovuti intermezzi; sicché neppure un decimo dell'acqua piovana va a toccare i sepolti.
     Ed anche di questa, andrà a congiungersi con le vene che per caso passassero nel sottosuolo, soltanto quella che sopravanza all'inzuppamento della terra, del legno, e della materia cadaverica. Perciò, tutto considerato, le grandi temute filtrazioni, si riducono a poche gocce d'acqua e niente più.
     Supponiamo peraltro che il suolo permeabilissimo lasci passare tutte le acque e permetta loro d'incontrare tutte le vene sotterranee. Epperciò? Non conoscono tutti, e molto più i cremazionisti, la eminente potenza che ha la terra di purgare e chiarificare le acque?