Ora si rifletta un po'! Se quei corpi fossero stati bruciati, come vogliono i cremazionisti, sarebbe stata l'innocenza dimostrata? O piuttosto gli accusati ingiustamente non sarebbero rimasti sotto il peso di una sciagurata calunnia. Che se alle coscienze facili poco importerà la non condanna di un reo, invece rispondiamo noi che a tutti deve stare sommamente a cuore di non far obbrobriosamente condannare l'innocenza, e di far punire la reità, il che ben di sovente non si può raggiungere se non con la desumazione e pratiche relative.
Di tali esempi sono ricchi gli annali giudiziarii non solo d'Italia, ma di tant'altre nazioni. O sapientoni... della cremazione, abbruciate pure i cadaveri, ma qual vantaggio ridonderà alla giustizia? Oh! esclama qui il Matteucci, finché il cadavere giacerà composto nel sepolcro, darà all'assassino una terribile e continuata angoscia, nel timore che la giustizia un giorno o l'altro vendichi la sua morte per mezzo del crogiolo del chimico, o della lente del moderno microscopista!
Ma non divaghiamo; procuriamo di enumerare ordinatamente i benefici effetti della medicina legale, effetti che senza dubbio verrebbero frustrati dalla cremazione. A guida prenderemo la splendida opera dell'illustre prof. Gandolfi di Modena: Fondamenti di medicina forense analitica.
La medicina legale determina l'età della vita fetale ed estrauterina, e con ciò porge lumi al Giudice per riconoscere se un dato feto appartenga ad una, piuttosto che ad un'altra madre. Mostra i caratteri distintivi e proprii delle ecchimosi cadaveriche, e insegna a non confonderle con quelle che vengono prodotte da percosse, o ingenerate maliziosamente. Investiga le cause dell'aborto naturale o procurato, somministra le prove di tentato veneficio, ed anche dopo non breve tempo, da che l'uomo avvelenato è reso putrido ed informe carcame, scorge nell'intimo di quei miseri avanzi il tossico che lo tolse di vita. Essa altresì si occupa profondamente del corpo sottoposto alla putrefazione, e dall'osservare questi ed altri simili fenomeni, costanti, immancabili, della natura in rapporto alle leggi ed alle cose con cui si producono solitamente, perviene per tal modo a condurre il giudice a cognizioni che tutte mostrano la possanza della scienza e del genio nello svelare i più importanti e recondite verità.
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