Pietro Terribili
Le Spoglie Mortali si debbono cremare o sotterrare?


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     Ammettendo per un momento la cremazione e quindi la conservazione delle ceneri, si cambierebbe ciò subito in un privilegio per i ricchi, i quali hanno dimore fisse, e quindi nelle loro case potrebbero adibire una camera a microscopica necropoli. Ma per i poveri, la zavorra che costituisce la gran maggioranza umana, per gl'impiegati, per i nomadi, per tutti coloro insomma che dalla necessità dell'esistenza sono costretti a menar vita randagia ed errabonda, non è forse una delle fatiche di mole portare in giro le urne contenenti le ceneri dei poveri trapassati, quasi fossero delle bottigliette di medicinali che si possono trasportare con la massima facilità? Andate nei bassi fondi, andate in quelle miserabili stamberghe, descritte da Victor Hugo, dove tutto si fa in comune, e dove la umanità si raccoglie e si aggroviglia come i tentacoli di un polpo intorno al raggio facciale, andate, deponetevi le urne dei trapassati, e là di fronte alla miseria più ributtante, di fronte alla fame, di fronte alla prostituzione più sfacciata, che quasi sempre è il concubinato, molte volte l'incesto, concepite l'idea del rispetto, concepitela l'idea obbrobriosa della cremazione, concepite la grandiosità di Dio in una fogna, la perla nel fango, la dignità umana in contatto con la quintessenza della bestialità, dell'abbrutimento, dell'ateismo, di quanto di più sacro e di più nobile abbia la natura.
     Entriamo addirittura nella ferita fino in fondo: svisceriamo questo argomento importante, in tutti i punti, rivoltiamo il fango da per ogni dove, consci del nostro sacrosanto dovere. Sì, ammettiamo di nuovo le urne cinerarie. Per prima osserviamo dei poveri contadini, i quali cambiano non dirado dimore coloniche, come è usanza nelle nostre terre: costoro nei penosissimi trasloghi dove lasciano cenci e dove stracci; ora potrebbesi pretendere da questa gente avvilita, addolorata e all'estremo ammiserita, che essa pensasse a portarsi con sé sopra i carretti, cocci contenenti i resti cremati dei loro trapassati? E dato che questi contadini, con gravissimi sacrifizii, volessero trasportarseli, diteci poi, dove li collocherebbero con qualche decoro — ritenendosi da popoli civili che i resti mortali degli uomini sono sacri — se non ebbero dal novello padrone che una casupola di creta o di pietra di un sol vano a pian terreno, e dove in questa quasi tana o grotta da volpi devono, con gravissimi stenti vivere assieme agli animali?...