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S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo.
Studio storico-artistico
Francesco Savini
Forzani & C. Roma, 1898, pagine 112

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   24 S. Maria aprutiensis
   funebri, segnate nella nostra pianta (tav. VII) con linee punteggiate, composte quasi tutte con tegoloni e mattoni col bollo S, e qualcuna col bollo R, raro fra noi;(l) uno solo, quello che vedesi (nella pianta, s'intende, giacché nessuno fu ricomposto, le ossa essendo state trasportate al cimitero cittadino e i cotti bollati al museo comunale) presso il limen romano (tav. VII, n. 5), era in grandi lastre di travertino. Tutti i cadaveri avevano il capo volto ad occidente ; solo la tomba parallela al muro esterno della chiesa e presso il pilastro (tav. VII, n. io) avea la parte più larga, perciò destinata alla testa, rivolta verso settentrione ; ed essa deve anche notarsi perché era doppia, una cassa cioè sovrapposta ali' altra ; contenevano forse le ossa di due coniugi ? Più singolari poi appaiono nelle nostre due tavole (VII e Vili) due tombe più profonde e in grandi massi di travertino (n. 3 e 6) ; la prima, un ossuario, ha la breve dimensione di metri 0.80 X 0.70 ed ha poca profondità, essendo ripieno di ossa confuse di adulti, ed ha dappresso il coverchio rimosso (n. 2); l'altra, una vera tomba (n. 6), con a lato una pietra toltale dal fianco (n. 7) ; ambedue queste pietre, dopo tratta dello scavo la fotografia, furono da noi rimesse a posto e rincalzate con tutto il resto, per la necessità del pubblico passaggio. Abbiamo chiamato singolari questi due sepolcri, specialmente per trovarsi ad un livello
   (i) Su tali bolli cf. MARINI, Iscrizioni dollari^ Roma, Salviucci, 1884; in cui però non abbiamo trovato veruno esempio con la sola lettera R o S.

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