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Osservazioni sulla prosperità della provincia del primo Abruzzo Ulteriore


Tipografia Angeletti Teramo, 1837, pagine 142

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   re il mio parere. La strada da Pescara al Tronto è stata tracciala nel piano del mare , • or più a questo accostandosi , ora alle colline , secondo piaceva divergerla. Generalmente è stata più avvicinata al mare sul riflesso che lo scoscendimento delle colline le avrebbe recalo danno. Ma eia ciò vano timore. Nessun terreno ivi scoscende nel rigor del termine. Bensì formando le piogge lave temporanee , trasportano terre che si depositano nel piano , come sotto Colonnella , ove essendosi accostata la strada al colle , tali alluvioni hanno' talora interrato alcuni tratti. Bastava fare un ponticello innanzi ad ogni corso di acqua proporzionalo alle maggiori piene , come si è poi fatto in parte : e dove .si è fatto , quelle torbide passando pacificamente vanno ora a bonificare il sottoposto terreno.
   All' incontro la vicinanza del mare produce ben altri inconvenienti per la difficoltà di sostenervi i ponti, A ciò intendere è necessario osservare che le grandi tempeste del nostro golfo vengono dai venti di greco e levante , ed esse rispingono tali masse di sabbie e di ghiaje sulla destra degli sbocchi de' fiumi , che li costringono ad aprirsi un varco alla sinistra. Ciascuno di essi pertanto ha cambiala la sua foce , portandola gradatamente a tramontana , come si ha da monumenti , dalla tradizione e da visibili tracce. Tale rilievo è di molta importanza , ove si trattasse di costruir argini o ponti. Bisognerebbe calcolare che le foize de'