Questa pubblicazione comprende una rassegna stampa e gli atti del processo di uno dei più efferati delitti che sconvolsero la città di Teramo nel 1952.
Cenerosa e, forte sapeva dividere tra il lavoro di ufficio e quello fa. miliare le sue energie di donna intelligente ed attiva. Quau'do la Patria^ chiamò, ed i fratelli partirono per il fronte a fare il loro dovere di. soldati, anche Cesarina volle dare la sua opera: e dopo aver preso regolarmente il diploma di infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana, ai corsi dell'Ospedale di Roma, si prodigò senza soste a sanare piaghe ed a consolare dolori. I soldati ammalati e feriti giungevano da ogni fronte con le carni martoriate e lo spirito stanco e qui, nella città semplice e'd austera, trovavano cure, riposo e sorriso.
L'operosità di Cesarina non; conosceva stanchezza, non conosceva pericoli, illuminata, come era, dei più nobili sentimenti di Patria e di Umanità. L'ultimo atto della Sua esistenza fu quello di correre dietro una falsa telefonata, che è la squilla iniziale di una macabra tragedia, presso una vecchia amica che sovente aveva bisogno di Lei. Cesarina sempre vigile, con sincerità ed affetto, ai desideri delle amiche, non pensò a nulla, se non a dimostrare il Suo attaccamento... ed andò sorridente, spensierata, felice di potersi mostrare, ancora una volta utile, portando con sé la sua gioia calda e piena di speranze.
Non ricordiamo l'orrore degli eventi in questa affettuosa, amichevo. le memoria; vogliamo solo rammentare la vita operosa, generosa di Cesarina, tutta compresa dei Suoi doveri di Figlia, di sorella, di amica.
Teramo che serba intatte, attraverso il tempo, le più alte virtù do-mestiche e civili certo non dimenticherà un delitto che l'offende. Per i genitori smarriti nella stretta spasmodica della sofferenza; per i fratelli e la sorella folgorati dal dolore, chiediamo che il nome di Cesarina viva nel cuore e nella prègiera dei buoni. ' Essa ci guarda dal cielo, cui è giunta attraverso il martirio delle Sue povere membra e ci addita quella via di virtù che, sopra tutte le cose, aveva amato e cercato nel mondo»).
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