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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   nriiìi prossimi passali professore di cimurri;* in S. Benedetta
   avendo avuta opportunità di esaminarla accuratamente iu casa Sciama della terra di Acqua viva
   ove conservasi
   ha rilevato che la terra linea non ha COINOMN TRACAIX
   come il P. Vicioui «vea letto
   ina COINOM TRACALIO
   due greche parole cioè
   delle quali la prima dinota Società
   la seconda (lei tintori in porpora . l'alo interpretazione riceverebbe peso decisivo da altra lapida nelle vicinanze di M. Piandone dal do Paulis rinvenuta nel i833. qualora l'osse lecito supporre R e non T una lettera mal concia
   la quale segue 1' A di purpura
   a leggere senza timor di equivoco purpurarius :
   C. MARCILIVS EROS. PVRPVRA .. . V. VIR. TRVENTI L' essersi disottcrrafn due epigrafi mortuarie nel territorio di M.fPrandonc non induca alcuno a figurarsi che colà giaciuta fosse Truento : mentre essendo stato costume degli antichi il seppellire i defonti in agro
   in proprio prandio
   tertio
   quarto
   quinto etc. ab urbe lapide ; gli avanzi dei sepolcri
   lungi dall' indicare che dove essi si trovano stata sia una città
   servono per lo contrario a provare clic non ivi
   ma a qualche distanza erano le abitazioni de' viveuti . Entrambe a noi giovino bensì a desumerne un indizio di più cha l' agro di Truento dilalavasi di là dal fiume sino alla pertica di Cupra
   coinè il Colucci
   ed il Vicioni ( ambedue Marcheggiani ) avevano osservato : ed a notare t. che in Truento
   unico degli stabilimenti de' Li-burni sussistente nell' età di Plinio
   conscrvaronsi vocaboli ellenici
   anche dopo d' esser caduto sotto la signorìa de' Romani e d' esser divenuto loro colonia : 2. che molto vi prosperarono !c manifatture e le arti
   giacché una di mero lusso e di grande profitto
   qual' era il tingere in porpora
   vi fiorì a 6egno di avere una corporazione
   un collegio proprio ( come i Centonai j lo ebbero in Interamnia ) : pel possedimento dell' arte stessa udimmo ( p. 17. ) da Silio Italico encomiarsi Ancona : 3. che vai meglio riguardare C. Marcilio Erote quinqueviro coloniie deducendee
   anziché membro di stabile Truentina magistratura; non incontrandosi traccia di quinquevi: i della seconda specie fuori di Roma
   sa pur non voglia eccettuarsi un quin-ueviro Aquilejense mentovata nell' iscrizione 172. del cav. Stcinbiichel Altcrthumer in der òsterreichischcn Monarchie
   Antichità dell1 Austriaca Monarchia ) : esempio forse unico
   da non bandire il sospetto di errore incorso sia dal quadratario
   sia dallo Steinbiichel
   sia dal tipografo: che anche nell' epigrafe di C. Marcilio è designato Truento
   non Castro Trucntino.
   All'
   opposto di Castro Truentuw
   e non di Truento
   si parla nell' e-pislola di Gn. Pompeo ( vedi p. 3o. )
   nella carta Peutingcriana
   in quasi tutt'i pezzi dell'Itinerario
   e nel frammento riferito nel 10. del presente volume - Fu Castro Trucntino diverso da Truento 7 Avanti di esporre il mio divisamente
   invito chi legge a riflettere che se una città commerciante Stendeva la sua pertica fino al mare
   dal quale essa però rimaneva per notabile tratto distante ; i bisogni
   i mestieri
   gì' impieghi
   le speculazioni
   lutti
   iu somma gli affini di mare naturalmente portavano che sulla rada avesse o vedesse sorgere un luogo abitalo da se dipendente . Ce ne fornisce la storia due luminosi esempi in Fermo ed in Atri
   1' uno a manca
   1' altro a dritta di Truento „ Che Fermo abbia avuto un castello navale si rende innegabile dal passo di Strabone ( lib. 5. ) Firmwn Piceni : ejits