NELL'ALBO DELL'EGREGIO GIOVANE GABRIELE CHERUBINI

Colą dove riposano
I morti nel Signor
Erra dolente e pallido
Un giovin trovator.

Fra tante tombe gelide
Lo sguardo ormai stanco,
Ma dell'amata vergine
L'avello non trovņ.

Ed ecco bianca tortora,
Fendendo l'aere a vol,
Sopra una croce funebre
Posa in quell'ermo suol.

Ivi il suo roco gemito
Fa mesto risuonar,
E par che il vate misero
S'ingegni a sč chiamar.

E' della spenta vergine
L'alma, che al suo fedel
In forma d'una tortora
Mostra il suo muto avel.


17 agosto 1847


Un desiderio

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