Il mio canto
E' ver, doglioso e mesto è il canto
Che a me sul labbro sospinge il cor;
Una inesausta vena di pianto
De' più begli anni mi attrista il fior.
Pur, se mi chiedi da che deriva
Quello che m'ange crudo martir,
Dirò che ho pena segreta e viva,
Ma perchè peno io non so dir.
Perchè sospira chiedi all'auretta
E perchè mormora chiedi al ruscel,
Chiedi a che geme la colombetta
Mentre ha d'appresso il suo fedel.
Ch'è in lor natura, risponderanno,
Spirare, gemere e mormorar;
Così i miei versi altro non hanno
Senso gradito, che il lamentar.
4 Giugno 1849
Fondo Giannina Milli
Lettere di Giannina Milli
Biografia
I primi anni
Verso la fama
L'attività di poetessa estemporanea
Il ruolo della madre Regina
Scuola e matrimonio. Gli ultimi anni
Poesie
- A Gennarino Della Monica
- Romanza
- Nell'albo dell'egregio giovane Gabriele Cherubini
- Un desiderio
- Romanza
- Alla Società degli Operai di Teramo
Giannina Milli nella vita e nelle opere di Giacinto Pannella (1925)
Libri di Poesie
(edizioni originali formato pdf)
- Poesie di Giannina Milli - volume secondo - Firenze, Felice Le Monnier, 1863, pagine 471 (5,93 Mb)- [Indice]
- Poesie estemporanee di Giannina Milli dette in Siena (743Kb) - Siena, 1857, Tipografia del Regio Istituto Toscano dei Sordomuti, pagine 31
- Biografia con alquante poesie inedite di Giannina Milli - Firenze, Felice Le Monnier, 1861, pagine 63 (1,56 Mb) - [Indice]
Link
- Profilo biografico a cura di Angela Russo
- Profilo biografico a cura di Lea De Negri
- Giannina Milli (Wikipedia)
- Liceo Statale "Giannina Milli" Teramo
- Chi era Costui - Scheda su Giannina Milli
Scrittoio di Giannina Milli
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Tutti i ritratti fotografici del sito sono tratti da: Fotografie della collezione Milli, a cura di Fausto Eugeni, Sant'Atto di Teramo, Edigrafital, 2002, (Scatti d'Epoca. Collana abruzzese di fotografia storica fondata da Fausto Eugeni, vol.4)
Ritratto a penna di Settimio Costantini - "Era Giannina Milli di giusta statura, snella della persona, aveva capelli neri, occhi vivaci, scintillanti, bellissimi, onesto lo sguardo, grave il portamento. Sorridea con grazia, conversava alla buona senza pretese, vestiva con semplicità schiva dei ricchi ornamenti di cui possedeva gran dovizia. Amava la solitudine e il viver semplice e frugale. Non parlava mai di sè, nè delle cose use; e quando non poteva farne a meno, lo faceva con tanta grazia e disinvoltura da parere che parlasse di altri".
I volumi della collana "Il Fondo Milli"
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