"I COLORI DELLA MEMORIA"
Arte... Cultura - Liturgia tra il XVII e il XVIII sec.
Dalla metà alla fine del secolo XVII troviamo rasi, taffetas, broccati, gros ed altri tipi di armatura leggera. Alla rigidità degli schemi cinquecenteschi si rimedia introducendo al centro degli ovali mazzi di fiori realisticamente descritti. Le decorazioni si svilupperanno in successioni verticali, con rapporto a tutta altezza del tessuto, in modo da dar luogo, una volta accostati i teli, ad una serie di simmetrie speculari. I motivi floreali formano ovali racchiudenti composizioni di iris, tulipani, spighe, uva e peonie. I parati, realizzati soprattutto in velluto, rivelano sempre più una corrispondenza tra tessuto e destinazione.
Il naturalismo floreale sarà imitato attraverso il ricamo con verosimiglianza simile alla pittura. Strumento indispensabile per il ricamo è l'ago, utilizzato per applicare fili di seta, di cotone di lana e spesso anche d'oro e d'argento. La tecnica di esecuzione comprende una gran varietà di punti: da quello ad erba a quello a catenella, al punto arazzo e pittura. Il ricamo con l'ago già nel '400 e'500 fu detto "pittura ad ago" ed eseguito su disegni di maestri come Botticelli, Pisanello, il Pollaiolo.
In questo periodo nel Santuario troviamo due Pianete (Foto 4-5) con decorazione a sviluppo verticale. Il decoro disposto sul taffetas di seta bianca è struttura con un motivo a candelabra con racemi disposti specularmente su un asse centrale. La composizione distesa su tutta l'altezza delle due pianete, contiene grandi fiori, (tulipani, garofani, anemoni, campanule, margherite e iris) e, in una anche uccelli, posati su rami. Il ricamo presente sul paramento è caratteristico di tutta l'area meridionale, utilizzato per arredi destinati alle abitazioni private e alle chiese. Il repertorio decorativo scelto in questi lavori presenta sempre un forte naturalismo. Questo tipo di lavoro veniva generalmente svolto nei conventi di clausura dalle abili mani delle suore.
Di una stilizzazione cinquecentesca risente il motivo decorativo della Pianeta verde con grandi fiori (Foto 6), soprattutto nella trattazione delle foglie, ma va sottolineato che la soluzione decorativa impostata su steli fiori in teorie contrapposte determina, a partire dagli anni '40 del secolo XVII, il superamento del disegno a piccolo rapporto e l'apertura verso un naturalismo descrittivo più fedele alla realtà, anticipazione delle ricche decorazioni floreali settecentesche.
La presenza del tulipano tra i fiori rimanda al grande interesse che investì l'Europa per questa pianta tra la fine del Cinquecento e il Seicento, causando una vera e propria "tulipanomania".
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