La vita di Primo Riccitelli
è stata tutta intessuta di lunghe traversie e di affannose preoccupazioni finanziarie. Opere disgraziate, amici, diplomi e manoscritti che prendevano il volo, liti con editori musicali: insomma, guai sopra guai.
Bisognava udirlo, quando raccontava - con la più ingenua naturalezza di questo mondo - le sue peripezie milanesi! Quanti salti, quanti acrobatismi per mangiare, fin quando non incontrò il buon trattore Mennini che, a suo tempo, aveva dato anche larga ospitalità a Mascagni e Puccini e che non la negò neppure a Riccitelli. Il quale, ne approfittò per vari anni ed a più riprese.
A Mennini Riccitelli doveva - almeno fino al '24 un vistoso conto in cui erano comprese anche... le sigarette; tutte le sigarette che aveva fumate in sette anni di permanenza a Milano.
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