Opere di letteratura italiana e straniera |
(Novella CC)
Continuando costui questa sua improntitudine di molestare la donna, profferendoli questo dono, ed ella non possendo più resistere a tanta importunità, un giorno se n'andò a monna Vanna, donna del detto Farinello, e giunta che fu a lei, li disse come ella si venìa a dolere di quelle cose che 'l suo marito ogni dì gl'addomandava, non lasciandola requiare, le quali erano fuori d'ogni onestà; narrandoli a parte a parte ciò che Farinello le proffereva, dicendo de' due quarti di grano. Allora monna Vanna, udendo questa donna, pensò una sottile malizia con la quale quello che 'l marito dovea fare a monna Collagia, si convertisse nella sua persona; e non fu di quelle che al tempo d'oggi arebbono schiamazzato, come quando la gallina fa l'uovo, facendo sentire il loro vituperio e de' loro mariti a' vicini e agli strani; ma con uno cheto modo e benigno ricolse monna Collagia, dicendo: - Voi siate la ben venuta. Se voi volete fare quello che io vi dirò, io vi leverò questa pena d'addosso: e 'l modo è questo, che così come egli ti richiede, così da' ordine qual notte venga a te, della qual tu m'informerai; e quella notte va' segretamente a giacere con qualche tua vicina, e lascerai la casa a me; e dirai che ti rechi due quarti di grano, e io te ne verrò dare uno io, sì che siano tre; e poi lascia spacciare questa faccenda a me. |