NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Gianmatteo adunque, cessato il romore, e trattolo del loco dove era, lo richiese della fede data. Al quale Roderigo disse: - Fratello mio, io ho con teco un grande obligo e lo voglio in ogni modo sodisfare; e perché tu creda che io possa farlo, ti dirò chi io sono. - E quivi gli narrò di suo essere e delle leggi avute allo uscire d'inferno e della moglie tolta; e di più gli disse il modo con il quale lo voleva arricchire, che insumma sarebbe questo: che come ei sentiva che alcuna donna fussi spiritata, credessi lui essere quello che le fussi addosso: né mai se n'uscirebbe s'egli non venissi a trarnelo; donde arebbe occasione di farsi a suo modo pagare dai parenti di quella. E rimasi in questa conclusione, sparì via. Né passorno molti giorni che si sparse per tutto Firenze come una figliuola di messer Ambruogio Amidei, la quale aveva maritata a Buonaiuto Tebalducci, era indemoniata; né mancorno i parenti di farvi tutti quegli remedii che in simili accidenti si fanno, ponendole in capo la testa di san Zanobi e il mantello di san Giovanni Gualberto. Le quali cose tutte da Roderigo erano uccellate. E per chiarire ciascuno come il male della fanciulla era uno spirito e non altra fantastica imaginazione, parlava in latino e disputava delle cose di filosofia e scopriva i peccati di molti; intra i quali scoperse quelli d'uno frate che si aveva tenuta una femmina vestita ad uso di fraticino più di quattro anni nella sua cella; le quali cose facevano maravigliare ciascuno. Viveva pertanto messer Ambruogio malcontento; e avendo invano provati tutti i remedii, aveva perduta ogni speranza di guarirla, quando Gianmatteo venne a trovarlo e gli promisse la salute de la sua figliuola quando gli voglia donare cinquecento fiorini per comperare uno podere a Peretola. Accettò messer Ambruogio il partito; donde Gianmatteo, fatte dire prima certe messe e fatte sua cerimonie per abbellire la cosa, si accostò agli orecchi della fanciulla e disse: - Roderigo, io sono venuto a trovarti, perché tu mi osservi la promessa. - Al quale Roderigo rispose: - Io cono contento. Ma questo non basta a farti ricco. E però, partito che io sarò di qui enterrò nella figliuola di Carlo re di Napoli; né mai n'uscirò sanza te. Fara' ti allora fare una mancia a tuo modo; né poi mi darai più briga. - E detto questo s'usci d'addosso a colei, con piacere e ammirazione di tutta Firenze.


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