NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


Pagina 537
1-40- 80-120- 160-200- 240-280- 320-360- 400-440- 480-520- 560-600- 640-680- 720-745

[Indice]

     Fu subito da il re ordinato tutto; e venuta la domenica mattina e ripieno il palco di personaggi e la piazza di populo, celebrata la messa, venne la spiritata condutta in sul palco per le mani di dua vescovi e molti signori. Quando Roderigo vide tanto popolo insieme e tanto apparato, rimase quasi che stupido, e fra sè disse: "Che cosa ha pensato di fare questo poltrone di questo villano? Crede egli sbigottirmi con questa pompa? Non sa egli che io sono uso a vedere le pompe del cielo e le furie dello inferno? Io lo gastigherò in ogni modo". E accostandosegli Gianmatteo e pregandolo che dovessi uscire, gli disse: - O tu hai fatto il bel pensiero! Che credi tu fare con questi tuoi apparati? Credi tu fuggire per questo la potenza mia e l'ira del re? Villano ribaldo, io ti farò impiccare in ogni modo. - E così, ripregandolo quello e quell'altro dicendogli villania, non parve a Gianmatteo di perdere più tempo. E, fatto il cenno con il cappello, tutti quegli che erano a romoreggiare diputati dettono in quegli suoni e, con romori che andavano al cielo, ne vennono verso il palco. Al quale romore alzò Roderigo gli orecchi; e non sappiendo che cosa fussi e stando forte maravigliato, tutto stupido domandò Gianmatteo che cosa quella fussi. Al quale Gianmatteo, tutto turbato, disse: - Oimè, Roderigo mio! Quella è mògliata che ti viene a ritrovare. - Fu cosa maravigliosa a pensare quanta alterazione di mente recassi a Roderigo sentire ricordato il nome della moglie. La quale fu tanta che, non pensando s'egli era possibile o ragionevole se la fussi dessa, sanza replicare altro, tutto spaventato se ne fuggì, lasciando la fanciulla libera; e volse più tosto tornarsene in inferno a rendere ragione delle sua azioni, che di nuovo con tanti fastidi, dispetti e periculi sottoporsi al giogo matrimoniale. E così Belfagor, tornato in inferno, fece fede de' mali che conduceva in una casa la moglie. E Gianmatteo, che ne seppe più che il diavolo, se ne ritornò tutto lieto a casa.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]