Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)

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Paolo Emilio Tulelli ricordato come educatore letterato e filosofo non è altrettanto conosciuto come poeta; la sua poesia è riconosciuta come orientata su schemi petrarcheschi con contenuti legati maggiormente ai temi religiosi ed alla dimensione privata. Riguardo alla produzione poetica del Tulelli così si esprime Raoul Elia: «Orientate all’italiano più aulico della tradizione letteraria italiana vicine per sonorità ai modelli petrarcheschi le liriche di Paolo Emilio Tulelli sembrano all'apparenza aprire una finestra su un autore diverso meno riflessivo più legato ai temi della religione e del dolore per la morte del padre [...]. Verrebbe da dire un Tulelli più vero personale sincero e diretto che esprime il suo dolore nelle forme della tradizione che esprime il suo rapporto con la sua terra in forma poetica con energia e vigore. [...] ne emerge un'idea ben chiara della Calabria della sua vita e della sua realtà nonché una visione chiara e razionale dell’esistenza e del mondo che lo circonda visione che plasma tutta la produzione dell'autore in prosa e in poesia filosofica e non» (11).      Tulelli fu socio residente dell'Accademia Pontaniana di Scienze e Lettere socio corrispondente dell'Accademia Cosentina socio corrispondente dell'Accademia di Scienze Lettere ed Arti De' Zelanti di Acireale membro dell'Istituto Americano di New York membro onorario della Società Storica di Pennsylvania. Nel 1864 fu insignito del cavalierato dei SS. Maurizio e Lazzaro e successivamente della Corona d'Italia. Tra gli scritti più rappresentativi vanno ricordate le memorie sul Galluppi sul Tari lo Schema di una metafisica dell'etica nella quale il Tulelli espone la sua "teoria dell'ideale" De' Sistemi Morali e della Morale Indipendente. (11) Raoul Elia nella presentazione di Nel Cassetto delle Memorie. Paolo Emilio Tulelli. Un poeta filosofo Collana 'Gli Altri quaderni del Centro Studi Brutium' numero 10 allegato alla "Ciminiera" numero 7-8-9 del 2004.