Ti restituisco i saluti degli amici e di D. Raffaella.
Non ti dico nulla di me
io vivo di timori e di speranze. Faccia Dio
nelle cui mani ho riposto la vita mia. Tu intanto operosamente traggi profitto
più che ti sarà dato
di questa tua pellegrinazione poetica
e godi di cotesti luoghi d'Italia
e ricordati del
P.S. Saluto caramente la mamma ed il fratello
Tuo aff.mo d.mo am.o e servo
Paolo Emilio Tulelli
Di Napoli 24 settembre 1857
VI
Mia Carissima D. Giannina
Eccoti acchiusa risposta di Gigina
dalla quale rileverai cose che avrei dovuto io scrivere e che per ciò me ne dispenso. torno a rimettermi alla passata mia in quanto riguarda Finuccio
giacché io non credo alla sua conversione.
Mia cara Giannina
fa cuore e non ti dar molta pena per i modi che non dipendono dalla propria volontà!
Non mi parli affatto delle bellezze di Firenze. Giacché ne hai il comodo cerca di approfittarti del destro di veder tutti e di tutto godere.
In meno di venti giorni ho perduto un fratello e due nipoti. La morte del primo che posso dir tragica
è di funesta conseguenza cagione. Dio salvi la mia famiglia.
Io non vedo quasi nessuno degli amici
massimamente da un due mesi in qua siamo in un deserto.
Scrivimi spesso
e prega Dio per me. Saluto D. Regina ed Antonio. Sono
Di Napoli 18 ottobre 57
Tutto vostro devotissimo
Paolo Emilio Tulelli
VII
Mia carissima D. Giannina
Rispondo all'ultima tua del passato mese giuntami con qualche ritardo. E prima di dimenticarmi quel che tante volte avevo in animo di pregarti
ti scongiuro quando scrivi di scrivere intellegibilmente
perché a misura che diventi più celebre e chiarissima
adoperi un tale carattere che soltanto i paleografi possono interpretare.
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