Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


Pagina 16 di 109       

%


     Ho sempre anticipato qualche sommetta pe' bisogni di tuo padre benché poco potessi fare stante la scarsezza de' miei proventi. Sicché bisognerebbe che mi forniste a tempo d'una riserba ch'io economizzerei giusto il bisogno loro a' tuoi ordini.
     Stamattina stessa porterò il tuo certificato di vita al Ministero di Pubblica Istruzione per le pensioni attrassate e del denaro farò l'uso indicatomi.
     Non dimenticarti che devi quandocchessia ritornare fra noi. Prudenza e riserva nelle tue e colle tue nuove conoscenze; prudenza e riserva maggiore ne' tuoi improvvisi; sii tu più severa della stessa revisione a censura. Io conosco la rigidezza e la moderazione de' tuoi principi; ma un momento d'obblio e d'inconsiderato entusiasmo potrebbe perderti. Sapienti pauca (31). Quel che poi soprattutto ti raccomando v'è d'essere ossequente de' nostri agenti diplomatici e far capo sempre della loro protezione consiglio ed amicizia. Tu devi esser molto obbligata a cotesto nostro ottimo Cons. G.le Sig.r Barone Schindra... Queste mie umili e preveggenti osservazioni serbale nella memoria e non farne argomento delle tue lettere.
     Addio mia buona Giannina; cura la tua salute e la tua pace interna e raccomandati sempre alla provvidenza ch'ella regolerà i tuoi passi in cotesta tua peregrinazione letteraria. Saluto la mamma e il fratello; gli amici tutti e questa D. Raffaella ti risalutano.
     Sono
     Di Napoli 23 agosto 1858
     Tutto aff.mo
     Paolo


     XI

     Carissima D. Giannina
     Ho ricevuto le due ultime tue lettere per mano del Cav. Merenda. Ho consegnato le acchiuse al Padre ed alla suora. Ho ricevuto eziandio la cambiale sopra [...] e del danaro farò l'uso indicatomi tenendone conto esatto. Il benedetto certificato di Teramo non ancora viene; pare che avessero dovuto mandare una fede di Dt mille! Non appena verrà sarà spedito a Roma subito benché nella tua lettera non avessi tu indicato esattamente a chi dovesse essere diretto. Per l'impiego di tuo Padre si va per le lunghe. Se D. Florindo fosse altro uomo a quest'ora sarebbe in carica! Andando in Firenze sollecita l'altra commend.a per questo Signor Bianchini.

(31) Proverbio latino: A buon intenditor poche parole.