XIII
Mia Carissima Giannina
Ho passato un autunno pessimo per malattie; ora mi sono alquanto rimesso.
Ti credo a quest'ora in Bologna. Crederei opportuno che questo inverno lo passassi in cotesta città di Romagna
come un clima più dolce di quello di Lombardia
riserbandoti quest'ultima provincia italiana per la primavera ed està ventura.
Quando ti saprò in Bologna
ti scriverò più a lungo.
Ho ricevuto il certificato di vita. Di questo recapito bisogna pagare la Direttrice. Fino a che tuo Padre non otterrà un impiego
non credo opportuno che Gigina si movesse dall'istituto. S'attendono le commendatizie per Bianchini.
Tutti gli amici ti salutano; io saluto i tuoi e ti riverisco.
Napoli 9 novembre 58
tutto aff.mo
Paolo Tulelli
XIV
Mia carissima D. Giannina
Ho ricevuto ieri la tua de' 9 corrente e mi son rallegrato in sentirti bene accetta e festeggiata ed acclamata da cotesti buoni Bolognesi Esimi. Voglio credere però che tu raccolga non solo applausi ma eziandio de' buoni quattrini. Ho ricevuto il mandato sopra Servillo ch'esigerò subito e ne farò qual'uso indicatomi nella tua.
Della somma mandatami antecedentemente ed esatte dal ministero fino a novembre le quali ascendevano a Dt. 89:47
rimangono fino ad oggi Dt 19:47 che sono il fondo per le mesate future di tuo Padre. Settanta ducati e sette grani sonosi spesi per le mesate scorse di Gigina
di tuo padre
e per l'equipaggiamento e viaggio di Federigo.
Non trascrivo ora partita per partita il conticino
perché mi rincresco e non ho tempo; ma venendo Gigina dentro queste feste da me ne farò estrarre una copia per mandartela. Se io ti avessi vicina
oserei di tirarti l'orecchio
prima perché m'insinui di tenermi la spesa di posta
secondo perché dici di non sapere di darmi incomodo o no incaricandomi de' tuoi affari qui. Siam da capo
debbo dire che ancora non m'hai conosciuto; o mi vedi pari ad altri tuoi amici. Se poi volessi tu pel tuo meglio servirti di altri più acconti e più valenti di me
oppure secondare la proposta di tuo padre che ne ha le sue ragioni
fallo pure
che io son contentissimo del tuo piacere e suo. Di questo ultimo e delle cose sue te ne ha scritto e te ne scriverà egli stesso. Solo ti dico
che se s'è fatto qualche cosa finora tutto s'è fatto per le mie insinuazioni
e quel che non s'è fatto non l'è stato se non perché egli non ha voluto far nulla. E' l'inerzia personificata
è l'uomo che si contenta star giù
perché non vuole inchinarsi a persona. E' il tipo
mutatis mutandis
della figlia
ma passiamo oltre.
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