Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Mi spiace che dovrai ritornare indietro per provvedere alla tua salute; ma questa considerazione vale per tutto. Spero che a Firenze potrai star meglio e far pure qualche cosa pel tuo meglio.
     Tutti gli amici cui ho porto i tuoi saluti ti risalutano; io mi t'inchino devotissimamente e saluto la mamma e il fratello anche per parte di questa D. Raffaella. La buona Pasqua.
     Napoli 19 aprile 1859
     Tutto tuo dev.mo
     Paolo Em Tulelli

     D.S. La nuova casa è a Vico Trullo a magno cavallo n 16 2. p


     XVII

     Napoli 2 giugno 1859

     Mia carissima D. Giannina

     Alla tua de' 3. maggio scrittami da Bologna rispondo tardissimo perché mi è giunta con molto ritardo. Indovinane tu la ragione perché io non so capirla. Ora sento che tu sei reduce costì in Firenze ove vivi tranquilla e sicura. Siane benedetto il Signore. La tua lettera m'ha consolato moltissimo sentendo dalla tua stessa dichiarazione quanta gloria hai raccolto nelle terre classiche di Romagna e quanta stima ed affetto v'hai riportato da quell'anime gentili... Io poi ti debbo grande riconoscenza per la pena che t'hai presa a copiarmi il bello articolo di Atto Vannucci (34) il quale al di là del mio merito ha dato lode a que' due miei lavoretti.
     Pregoti caldamente renderti interprete presso di lui de' miei sentimenti di riconoscenza e di gratitudine e insieme testimoniargli l'alta stima e venerazione ch'io nutro per un uomo che onora tanto le lettere italiane. Mi domandi se io abbia altro lavoro pubblicato; e rispondo di no. Sai tu che ho penato otto mesi di va e vieni perché avesse potuto malconcio e mutilato comparire alla luce il discorso sopra Rossi?... Non così volentieri amo di essere posto in croce massime quando con tal supplizio non si dee redimere il mondo...

(34) Atto Vannucci (1810-1883) storico patriota ex prete senatore del Regno prima dell'unità fu esule in diversi paesi europei. Fu direttore della Biblioteca Magliabecchiana di Firenze insegnante di latino all'Istituto di Studi Superiori Accademico della Crusca socio nazionale dei Lincei. Fu autore di una Storia dell'Italia Antica.