Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Non dubito che stai in sul pensiero di collocare anche Finuccio... Ma non devi dimenticarti nemmeno del Babbo. Ora ti si porge l'occasione. Sappi che si sta ordinando la Biblioteca nuova nel locale delle Finanze ad uso pubblico e serotino. Il personale non è ancora stabilito almeno non se ne sà nulla. Non potrebbe tuo Padre avervi un posticino se non altro di distributore de libri a [...] od altro ufficio consimile? Sei sopra luogo hai l'amicizia di tutti quasi i ministri; tenta la fortuna. Invece d'essere condannata sarai lodata da tutti se l'amor filiale e di famiglia t'induce a pregare l'autorità per collocare i tuoi poveri di fortune ma ricchi d'onore e di virtù.
     Ora che sei riposata dalle fatiche dell'accademia scrivimi a lungo delle cose tue e di costà. E comandami ed abbimi nel pensiero come cosa tua e tuo
     26 marzo 1863
     Devotissimo affettuosissimo amico
     Paolo

     D.S. Mille auguri per la prossima S. Pasqua co' tuoi che ossequio affettuosamente.


     XXXII

     Mia carissima Giannina
     Ho tardato a risponderti perché sono stato lungamente poco bene e svogliato anzi disgustato dalla vita. La mia salute è cotta: dalli dalli sono arrivato a vedermi consumato di forze fisiche e d'animo per l'amore de' miei... Basta.
     Ti ringrazio della tua cooperazione per la promozione promessa di mio fratello. Sinora però non se ne ha avuto comunicazione ufficiale. Intanto salutami Manna (45) e Pisanelli e dà loro per me i dovuti ringraziamenti. Se ti sapessi di certo a Torino ti pregherei per un'altro affare di mio maggiore interesse presso il Ministro dell'Interno. Da questo stesso ministro si è voluto annullare la pensione di Lire 42 e cent. 50 al mese conceduta già dalla ex Luogotenenza a mia madre e le due mie sorelle nubili ed a me quale loro rappresentante; per l'equivoco presso in cotesto ministero che la pensione detta goduta dalla famiglia Tulelli andava a favore di Paolo Emilio Professore di Pasquale Giudice e di Salvatore Tulelli delegato di Pubblica Sicurezza. Falso.

(45) Giovanni Manna (1813-1865) napoletano docente di diritto amministrativo all'Università di Napoli. Fu Ministro sia nel Regno delle Due Sicilie che nel Regno d'Italia. Nel 1862 venne nominato senatore.