Non dubito che stai in sul pensiero di collocare anche Finuccio... Ma non devi dimenticarti nemmeno del Babbo. Ora ti si porge l'occasione. Sappi che si sta ordinando la Biblioteca nuova nel locale delle Finanze ad uso pubblico e serotino. Il personale non è ancora stabilito
almeno non se ne sà nulla. Non potrebbe tuo Padre avervi un posticino
se non altro di distributore de libri a [...] od altro ufficio consimile? Sei sopra luogo
hai l'amicizia di tutti quasi i ministri; tenta la fortuna. Invece d'essere condannata
sarai lodata da tutti se l'amor filiale e di famiglia t'induce a pregare l'autorità per collocare i tuoi
poveri di fortune
ma ricchi d'onore e di virtù.
Ora che sei riposata dalle fatiche dell'accademia scrivimi a lungo delle cose tue e di costà. E comandami ed abbimi nel pensiero come cosa tua e tuo
26 marzo 1863
Devotissimo affettuosissimo amico
Paolo
D.S. Mille auguri per la prossima S. Pasqua co' tuoi che ossequio affettuosamente.
XXXII
Mia carissima Giannina
Ho tardato a risponderti perché sono stato lungamente poco bene e svogliato anzi disgustato dalla vita. La mia salute è cotta: dalli
dalli
sono arrivato a vedermi consumato di forze fisiche e d'animo per l'amore de' miei... Basta.
Ti ringrazio della tua cooperazione per la promozione promessa di mio fratello. Sinora però non se ne ha avuto comunicazione ufficiale. Intanto salutami Manna (45) e Pisanelli e dà loro per me i dovuti ringraziamenti. Se ti sapessi di certo a Torino ti pregherei per un'altro affare di mio maggiore interesse presso il Ministro dell'Interno. Da questo stesso ministro si è voluto annullare la pensione di Lire 42 e cent. 50 al mese conceduta già dalla ex Luogotenenza a mia madre e le due mie sorelle nubili ed a me quale loro rappresentante; per l'equivoco presso in cotesto ministero che la pensione detta
goduta dalla famiglia Tulelli
andava a favore di Paolo Emilio Professore
di Pasquale Giudice e di Salvatore Tulelli delegato di Pubblica Sicurezza. Falso.
(45)
Giovanni Manna (1813-1865)
napoletano
docente di diritto amministrativo all'Università di Napoli. Fu Ministro sia nel Regno delle Due Sicilie che nel Regno d'Italia. Nel 1862 venne nominato senatore.
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