Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Ti prevengo che il fatto dell'educantato accennato dalla Gigina fu una corbelleria che non doveva allarmarti e che la Gigina fece male di annunziarti sapendo il gioco della tua fantasia poetica. Ma ne parleremo a voce.
     Tuo Padre mi dice da tua parte della scatola lasciatami in deposito e che tu vuoi che la portassi in Firenze. Cercherò di contentarvi.
     Scrivimi subito e dammi le notizie richieste ed a rivederci. Di Napoli 12 agosto 1864
     Tutto devotissimo
     Paolo Emilio Tulelli


     XL

     Mia cara Giannina
     Rispondo subito alla vostra ultima per darvi pace. Avete fatto bene a mandare a me l'anonima lettera che un'anima infernale v'ha spedito per gittare lo sconforto nel vostro spirito ed in quello di vostra madre. Di quanto vi si è scritto intorno alla G. non v'ha nulla di vero; è una invenzione satanica figlia della invidia del livore del dispetto e della calunnia. Conosco di questa lettera l'origine infame e potrei declinare i nomi di chi l'ha sugerita e di chi l'ha scritta. E voi non vi siete apposta male attribuendola in genere a chi è stata colpita d'ostracismo meritatamente cercando così d'involgervi per quanto è da lei anche gl'innocenti. Ma v'ha Dio e vi sono pure io quì che posso influire a qualche cosa... Non vi date adunque pensiero di nulla acquetatevi dell'animo dimenticate l'avvenuto e non parlatene e scrivetene a chicchessia e fidate a me.
     Egli è vero però che la G. ha compreso l'animo dell'amore di quel giovane ma nulla v'ha che possa macchiare l'onestà e la purezza e il candore dello spirito e della fama di lei.. Forse però sarà buono di provvedere al modo di governare questo affetto di lei e di togliere l'occasione che potrebbe lei incoscia farla trasmadare. Ed io ho pensato il modo che sarà d'accordo col Padre fra breve posto in atto. Non vogliate per ora saperne di più; né domandatene a chicchessia neppure a D. Bernardo ed alla stessa G. Ve ne terrò informato subito a tempo.