Tuttavia perché l'opposto è possibile e non voglio in sì importante argomento avere risponsabilità alcuna
in giornata pregherò il D.r De Santis che andasse a trovare Gigina e tutto esaminato a bene
ponderato
d'accordo con D. Bernardo
si vedrà quel che trassi a fare. Intanto tranquillatevi
e si tranquilli ancora la D. Regina e non dia alcun passo prima di ricevere nostro avviso.
Dalla Marchesa Tassoni Ridolfi
cui vo a scrivere in giornata
saprete quel che qui si cerca di fare per l'Istituto Milli iniziato in cotesta beata Toscana (53).
A mente più serena per parte vostra e mia vi scriverò più a lungo. Intanto abbiatemi per
vostro devotissimo amico
Paolo Emilio Tulelli
Di Napoli 28 febbraio 1865
XLV
Mia carissima D. Giannina.
Eccomi a darti ragguaglio del giudizio autorevole del medico nostro comune amico intorno alla salute della Gigina. Mi affretto a comunicartelo per tranquillarti assolutamente. Sappi adunque che il dottore à trovato quel che io t'aveva scritto giorni sono. Nulla che possa indicare lesione organica od affezioni del petto; è stato tutto affezione reumatica alla gola
quasi ora interamente sparita. La stagione variabile ed umida
il soverchio affaticarsi a dar lezioni
qualche sproposituccio ad esporsi di troppo all'aperto nell'atto d'essere riscaldata e cose simili
ha prodotto nella delicata struttura della fanciulla tale leggera indisposizione. Ma con la maggior cura sopra di sé
col meno affaticarsi e il meno strillare facendo lezione
coll'avvicinarsi della buona stagione e il passaggio non lontano al nuovo locale più centrale ed asciutto
e la [...] che userà quind'innanzi prescrittole dal medico
sarà tutto finito... Rassicurati adunque con la mamma e il fratello che ossequio
e pensa tu a star bene ed a far gli affar tuoi. Scrivimi subito e confermami con tua apposita lettera la riconquistata tranquillità del tuo spirito.
(53)
Le nobili amiche della poetessa costituirono un comitato che ebbe la funzione di
sollevarla dalla precarietà finanziaria nella quale viveva
assicurandole un introito sicuro. L'Istituzione Milli venne fondata a Firenze ed assicurò una
rendita vitalizia alla poetessa
mentre dopo la sua morte servì per assegnare annualmente dei premi a ragazze meritevoli (nel 1893 fu ricevuto da Ada Negri).
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