Ti dissi nell'ultima mia che la marchesa Tassoni Ridolfi ti avrebbe detto quel che si sta facendo qui per l'Istituto Milli. Cerca di vederla e sapere se ha ricevuto la mia lettera. Mi farai il piacere di presentarle i miei saluti di unita all'ottimo ed illustre Vannucci.
In fretta ti saluto e mi riconfermo per
Di Napoli 4 marzo 1865
tuo devotissimo aff. amico
Paolo Emilio Tulelli
XLVI
Mia cara Giannina
Non ho risposto all'ultima tua perché non sapea che cosa dire. In fatti cosa rispondere alla precipitazione delle tue risoluzioni? Come ottenere da queste meticolose autorità la patente per la Gigina
fuori tempo di esami? Come approvare di abbandonare il posto di maestra in un Educandato che fra poco diverrà di prim'ordine per tentare di ottenere quello di maestra in una Scuola Comunale fosse pur di Firenze? Buono che hai dato credito alla lettera di Gigina che ti assicura di star meglio. Viva Dio! che ora ci credi ma tutto è da perdonarsi all'amore ed alla fantasia.
Ho gioito in sentire che pensi di venire a prendere i bagni d'Ischia e così farai una visita dopo quattro anni d'interminabile e dolorosa lontananza. Vieni che questo paese non è poi tanto cattivo come l'immagini; vieni che sarai la ben venuta ed accolta ed amata e riverita come prima e più di prima. Vieni a far sentire di nuovo i tuoi canti ispirati; e c'infonderai di certo nel nostro cuore divenuto un po' prosaico qualche [...] della tua divina poesia... Ma perché lasciar prima d'andare a Modena a darvi un'accademia? Deh! muoviti e datti coraggio e fa quattrini che pur sono buoni a qualche cosa in questo mondo. Fa presto d'andare a Modena
e di trovarti a tempo a Firenze al Centenario e quindi muovere sollecitamente per queste parti. Muoviti
scuoteti
per Dio! e lascia i tristi pensieri e le noiose cure... Sentimi e fa quel che ti dico senz'altro; e poi vieni presto
che diremo cose e faremo delle altre da fare strabiliare il mondo.
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