Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Appena ieri mi giunse la tua lettera mi son portato dalla Gigina per accertarmi co' propri occhi dello stato di salute di Lei. E bene rassicurati. E' un'affezione reumatica che le si è appigliata leggermente nel petto con irradiazione al braccio ed all'omero. Questa circostanza deve accertarti che la sia affezione reumatica esterna e che non interessa direttamente i polmoni. E la cura che sta adoperando il riposo assoluto dalle fatiche dell'insegnamento e la stagione mite in cui siamo già entrati ne renderanno sicura e pronta la guarigione. E' questo il mio parere e credo di non errare.
     Se vai a Milano amerei sapere che cosa il Manzoni pensa della mia memoria sul Tommaso Rossi che io gli mandai circa due anni fa per insinuazione di Raffaele Masi (56) al quale il Manzoni mostrò desiderio di sapere di questo nostro filologo insigne del secolo passato. Ma destramente in in modo da farlo riuscire su questo argomento per incidenza di discorso.
     Batti la tua via o mia cara Giannina in modo da posare fra breve da questa vita girovaga. E pensa di fermarti ove il tuo animo vero e non di ventura possa vederti e godere del conforto della tua conversazione.
     Mille saluti alla mamma ed al fratello e credimi per il
     Di Napoli 28 aprile 1866
     tuo affezionato am. servo
     Paolo Emilio Tulelli

     Alla Chiarissima
     Sig.a Giannina Milli
     Modena


     LI

     Mia carissima Giannina
     L'altro giorno scrissi due righi a Gigina con la preghiera di far le mie parti con te. Ora scrivo direttamente per compiere il dovere di mandarti i miei auguri pel prossimo tuo Sangiovanni. Il cielo adunque ti prosperi e ti renda felice come io desidero. Che posso dire di più? Tu m'intendi meglio di quello che io posso esprimere a parole: e basta così.

(56) Raffaele Masi (1817-1876) sacerdote insegnante nel seminario di Avellino ed amico di Alessandro Manzoni fu il primo preside del Liceo Vittorio Emanuele II di Napoli (1861) quindi del Liceo Beccaria di Milano. Fu Provveditore centrale delle scuole secondarie e Ispettore dei Seminari e Deputato del Parlamento napoletano nel 1848.