Federico Adamoli
Paolo Emilio Tulelli. Lettere a Giannina Milli (1857-1883)


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     Son breve perché più non saprei dire.
     Saluto la mamma e il fratello. Addio mia buona Giannina ricordati e comanda il
     Di Napoli 4 aprile 1867
     tuo devotissimo amico
     Paolo Emilio Tulelli

     Chiarissima Giannina Milli
     Venezia


     LV

     Mia carissima Giannina
     Non cerco discolparmi del lungo silenzio tuo serbato; né di quello tenuto verso due lettere della Gigina. E' meglio di recitare il confiteor e chieder perdono. Solo dirò che cento volte ho preso la penna ma né il pensiero dettava né la penna correva sulla carta. Una fatale inerzia m'ha tenuto occupato l'animo ed il corpo; basta dire che non prima di ieri dopo tre mesi ha scritto a mia madre! Dunque? dunque perdono.
     Mi sono giunte le tue lagnanze per mezzo del De Luca e del Barnabei (58) a' quali per non dire la vera ragione del fatto mio ho loro risposto meravigliarmi come le mie lettere non siano giunte costà! Vedi come ho aggiunto alla colpa mia l'altra d'una quasi bugia. Ma di ciò basti e veniamo al serio.
     Mi son rallegrato dell'ottimo stato della salute di tutti voi e massime della Gigina ora ristabilita. Apprendo come si pensi di far ritornare la Gigina in questo Educandato cercando di farle mutare ufficio. Io ci avea pensato prima e qualche pratica avea già fatto col Fiorelli (59) il quale mi avea fatto sperare il suo concorso. Ora il Fiorelli è dimissionario. E sai già che il Signor Daneo venuto quì da Firenze ha avuto l'incarico d'informarsi delle condizioni degli educandati creare una commissione per riformare gli statuti e proporre il da farsi a cotesto ministero. Staremo quì alla vedetta degli uomini che saranno chiamati a far parte di questa Commissione e far tutto quanto è da me e de' miei amici a riuscire all'intento. Ma tu che stai sopra luogo ove si può ciò che si vuole devi cooperarti al conseguimento del desiderato da tutti noi.

(58) Felice Barnabei (1842-1922) insegnante archeologo nato a Castelli (Teramo) funzionario ministeriale della Direzione generale dei musei e degli scavi di antichità (di cui fu anche direttore) realizzò a Roma il Museo di Villa Giulia ed il Museo delle Terme di Diocleziano. Dal 1900 fu eletto deputato per cinque legislature. Fu intimo amico della Milli.

(59) Giuseppe Fiorelli (1823-1896) eminente numismatico ed archeologo napoletano docente presso l'Università di Napoli istituì a Pompei una scuola archeologica. Venne nominato a capo della Direzione generale dei musei e degli scavi di antichità istituita a Roma nel 1875. Nel 1865 venne nominato Senatore del Regno.